Dalla tolleranza alla libertĂ  religiosa

Lectio - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 14:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Federico Vercellone, Ilaria Valenzi

Sin dalle Lettere di John Locke, la tolleranza è stata uno dei cardini della modernità illuministica. Penetrando ogni ambito della vita moderna, dalla politica fino alla teologia. Per andare oggi in crisi – al limitare di una modernità mai realmente finita – dinanzi al ritorno dei fondamentalismi e alla moltiplicazione delle identità (religiose e non) in cerca di riconoscimento e autoaffermazione. Basterà un’idea di tolleranza, magari aggiornata, a contenere e a normare pacificamente questa esuberanza caotica, o saranno necessarie politiche più radicali?

Il mio culto libero. Spazi e luoghi religiosi condivisi

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 11:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Eleonora D’Alessandro, Matilde Cassani, Simona Malvezzi

Nelle nostre cittĂ , dove culture diverse convivono fianco a fianco, le religioni possono rappresentare un fattore di discordia sociale. Ma la condivisione dello spazio urbano permette anche di immaginare soluzioni in cui diverse pratiche, stili di vita, rituali e credenze possano convivere pacificamente. Qual è il ruolo dell’Architettura nella costruzione di un dialogo interreligioso? L’esempio della House of One, edificio multifede in costruzione a Berlino, è esemplare di come un’architettura virtuosa può invitare al dialogo, al confronto, e all’accettazione delle reciproche specificitĂ .

Iran. Da una rivoluzione all’altra

Lectio - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 21:00
  • Cavallerizza Reale
  • Farian Sabahi, Jean-François Bayart, Stefano Geuna

La mobilitazione iniziata nel 2022 non è un unicum: si inserisce invece all’interno di una ricca storia di movimenti politici che parte dal XIX secolo. L’Iran è preda di una “situazione termidoriana”: le élite rivoluzionarie si trasformano di volta in volta in classe politica di professione, e procedono – ricorrendo alla coercizione – a un’intensa accumulazione di capitali. Nel corso di questa storia, l’idea di libertà prende forma mescolando repertori politici importati e repertori ideologici autoctoni, in chiave politica e religiosa. Come nel caso della questione, emblematica, del velo.

La spirale delle discriminazioni (lingua originale)

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 19:00
  • Auditorium Vivaldi
  • Amel Yacef, Benedetta Catanzariti, Emilia Roig

Il concetto di intersezionalità consente di descrivere la condizione di coloro che si trovano al crocevia tra diversi vettori di oppressione, come genere, etnia, religione e classe sociale. Da qui, la possibilità di individuare le condizioni sistemiche che determinano tali discriminazioni al di là delle rigide categorie identitarie del discorso politico e mediatico.

La spirale delle discriminazioni (tradotto)

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 19:00
  • Auditorium Vivaldi
  • Amel Yacef, Benedetta Catanzariti, Emilia Roig

Il concetto di intersezionalità consente di descrivere la condizione di coloro che si trovano al crocevia tra diversi vettori di oppressione, come genere, etnia, religione e classe sociale. Da qui, la possibilità di individuare le condizioni sistemiche che determinano tali discriminazioni al di là delle rigide categorie identitarie del discorso politico e mediatico.

ReligiositĂ  e radicalizzazione violenta

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 16:30
  • Teatro Gobetti
  • Carmine Munizza, Elvezio Pirfo, Francesco Gianfrotta, Mariachiara Giorda, Mauro Palma, Walid Dannawi

La radicalizzazione violenta di matrice islamica è un tema molto dibattuto, ma non esiste un accordo sul significato da attribuire a questa espressione. A giocare un ruolo fondamentale è il carcere, generalmente considerato luogo di apprendimento di comportamenti antisociali e di scelte delinquenziali. Quali sono i fattori di rischio che possono favorire la radicalizzazione? Quali i percorsi che conducono ad atti terroristici? E quanto l’adozione di un approccio diverso, che privilegi l’integrazione del detenuto e il rispetto dei suoi diritti, ridurrebbe i rischi di insorgenza del fenomeno? La discussione prende l’avvio dalla presentazione dei dati di una ricerca condotta presso la Casa Circondariale di Torino.