In trappola? La Germania e il futuro dell’Europa (tradotto)

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 18:00
  • Cavallerizza Reale
  • Claus Offe, Gian Enrico Rusconi, Tonia Mastrobuoni

Come uscire dalla crisi che attanaglia l’Unione europea? Alcune possibili soluzioni sono note: la mutualizzazione del debito, l’introduzione di un sistema di welfare europeo, o una spinta alla competitività dei Paesi più deboli. Ma le resistenze a queste politiche sono molteplici. La Germania è stata spesso additata come fautrice delle politiche dell’austerità o criticata come “egemone riluttante”. A pochi mesi dalle elezioni politiche di Berlino, la reciproca indispensabilità fra Germania e Europa saprà trasformarsi in un rilancio del progetto europeo?

Inaugurazione 2011

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 13/04/2011, ore 15:00
  • Teatro Carignano
  • Giorgio Napolitano, Gustavo Zagrebelsky, Mario Draghi, Sergio Chiamparino

La crisi economica scoppiata nel 2009 ha posto in evidenza la necessitĂ  di nuove e piĂą efficaci forme di regolazione internazionale dell’economia e della finanza. Anche l’Unione europea ha bisogno di una struttura di governo migliore. Simili innovazioni nel sistema di governance sovranazionale sollevano però il problema del deficit democratico: come conciliare l’esigenza di creare istituzioni internazionali con il diritto dei cittadini di partecipare alle decisioni collettive? Un problema a cui dare risposta, nella convinzione che la chiusura nei confini nazionali sia una strada ormai superata.

Inaugurazione 2013

Discorsi della Biennale - Edizione 2013

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  • 10/04/2013, ore 21:00
  • Teatro Regio
  • Gustavo Zagrebelsky, Laura Boldrini, Piero Fassino

Le radici della democrazia sono nel riconoscimento della dignitĂ  della persona: la riaffermazione delle ragioni che stanno alla base della nostra Repubblica è il cuore del discorso inaugurale della presidente Boldrini. Di fronte alla crisi economica e sociale, una difesa del valore dell’eguaglianza e della partecipazione politica, in Italia e nel mondo, guardando ai possibili cambiamenti positivi e ai rischi di regressioni antidemocratiche nel rapporto fra cittadini e istituzioni nazionali e internazionali.

L’integrazione delle minoranze nello spazio urbano europeo

Dibattiti - Edizione 2011

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  • 15/04/2011, ore 10:30
  • Sala Congressi Intesa Sanpaolo
  • Charles Girard, Elisabetta Galeotti, Emanuela Ceva, Enrico Biale, Enzo Rossi, Pier Giorgio Turi, Simona Ardovino

I fenomeni d’immigrazione che investono l’Europa costringono i poteri pubblici, ad ogni livello, a fare in conti con i prolemi legati alla mancanza d’integrazione degli stranieri, soprattutto nei quartieri delle grandi cittĂ . In un confronto interdisciplinare a piĂą voci si illustrano i primi risultati di “Respect”, una ricerca internazionale sulle politiche d’integrazione in alcuni stati della Ue, rivolta agli studiosi ma anche ai policy makers.

La casa comune europea e la filantropia a sostegno dei valori della democrazia

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 18:00
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Elena Casolari, Massimo Lapucci, Paola Severino Melograni

1989-2019: trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l’Europa è attraversata da spinte centrifughe e da un progressivo scollamento tra cittadini e istituzioni. In questo contesto, la filantropia può svolgere un ruolo di “collante sociale”, sia attraverso il sostegno ai principi fondamentali su cui si regge la “casa comune” – democrazia, uguaglianza, libertà, pluralismo – sia attraverso la forza di un settore che muove oltre 50 miliardi di euro l’anno per interventi a impatto collettivo e di pubblica utilità.

La cittadinanza europea è al tramonto?

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 18:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Costanza Margiotta, Pier Paolo Portinaro, Richard Bellamy

Globalizzazione, autodeterminazione nazionale e democrazia: l’incomponibile trilemma. Incomponibile, nel senso che tutte le evidenze mostrano come sia possibile una qualsiasi conciliazione tra due dei tre termini, ma non una soddisfacente triplice composizione. Ne consegue il tramonto del progetto della cittadinanza europea? O è possibile guardare al problema da una diversa prospettiva?