D’autore. L’arte è un tappeto volante

D'autore - Edizione 2013

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  • 13/04/2013, ore 18:30
  • Teatro Gobetti
  • Alessandra Donati, Anna Detheridge, Daniel Buren, Fulvio Gianaria, Gianmaria Ajani

Daniel Buren, autore di Tappeto Volante – la Luce d’Artista che da anni illumina il cielo di Torino in piazza Palazzo di CittĂ  – attraverso la descrizione di alcune sue installazioni, spiega come le opere d’arte ridefiniscono lo spazio urbano.

Il futuro nella ricerca

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 12:00
  • Teatro Carignano
  • Elena Cattaneo, Gianmaria Ajani, Giorgio Parisi

Due eccellenze nei campi della ricerca scientifica e medica, coordinati dal Rettore dell’Università di Torino, riflettono sui nuovi ruoli che la ricerca si troverà ad assumere nell’èra della conoscenza, sulle ragioni e sulle responsabilità di un rapporto non felice fra ricerca e politica in Italia. Gli scenari per un cambiamento utile alla società.

India invisibile. L’altra faccia del miracolo

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 27/03/2019, ore 11:00
  • Aula Magna Campus Universitario Luigi Einaudi
  • Alpa Shah, Gianmaria Ajani, Jens Lerche, Tommaso Bobbio

L’economia indiana è fra quelle in più rapida crescita, destinata a posizionarsi, entro la metà del secolo, subito dopo quella della Cina. Ma a quale prezzo? A godere del boom economico è solo una minoranza della popolazione: circa 800 milioni di persone, infatti, sopravvivono con meno di due dollari al giorno. L’incredibile ricchezza di cui usufruiscono in pochi deriva da una vera e propria violazione dei diritti delle comunità più svantaggiate, quelle degli Adivasi e dei Dalit, fonte di manodopera a bassissimo costo: sono loro l’altra faccia del miracolo economico indiano.

Nella terra di nessuno. I centri di detenzione amministrativa degli stranieri

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 11:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Bruno Mellano, Gianmaria Ajani, Laura Scomparin, Mauro Palma

In un quartiere residenziale, protetto da alte mura, torrette e filo spinato, si trova a Torino il più grande centro d’Italia di detenzione amministrativa degli stranieri. Al suo interno, in attesa dell’espulsione, oltre cento stranieri privi dei documenti necessari per il soggiorno. Quali sono i presupposti e qual è lo scopo della limitazione della loro libertà personale? In che condizioni si trovano queste “prigioni degli stranieri” e cosa fanno all’interno le persone trattenute? Quale accesso ha la società civile a questi luoghi invisibili?