La velocitĂ  della produzione culturale

Dibattiti - Edizione 2015

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  • 28/03/2015, ore 21:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Enrico Remmert, Giorgio Gianotto, Luca Beatrice, Max Casacci, Volfango Di Biase

Quante settimane rimane nelle sale un film? A volte nessuna. Basta un weekend dagli incassi insoddisfacenti per decretare la sua uscita dal circuito. Lo stesso succede per i libri, la musica, l’arte. La velocità della produzione culturale non lascia scampo allo spettatore, al lettore, all’ascoltatore: se non è velocissimo a intercettare ciò che gli interessa, lo perde. Stiamo assistendo alla fine della “sedimentazione del bello”?

Liberare il lettore. Storia di una pessima buona idea

Lectio - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 18:00
  • Palazzo Madama
  • Daniele Giglioli, Giorgio Gianotto

Alla fine degli anni Sessanta si affacciavano sulla scena della teoria letteraria le proposte di “liberazione del lettore”: dalla tirannia dell’autore, e addirittura del testo. A metà anni Settanta, il marginalismo austriaco, secondo cui il valore si calcola non sulla quantità di lavoro ma sulla soddisfazione del consumatore marginale, rientrava in grazia con i Nobel a Hayek e Friedman (poi ministro di Pinochet) fino a diventare con Thatcher paradigma dominante. C’è un rapporto tra le due istanze? Diceva Nietzsche che tutte le cose buone sono state un tempo cattive. Che sia vero anche l’inverso?