Dibattiti. LaicitĂ : per la societĂ  del futuro senza conflitti religiosi

Dibattiti - Edizione 2013

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  • 14/04/2013, ore 21:30
  • Teatro Gobetti
  • Gian Enrico Rusconi, Giovanni Filoramo, Lucio Caracciolo

E’ concepibile una società laica senza conflitti religiosi? Cosa hanno significato le dimissioni di Benedetto XVI e come cambierà la Chiesa con il suo successore al soglio pontificio, Papa Francesco? Una discussione fra Giovanni Filoramo, storico delle religioni, Lucio Caracciolo, direttore di Limes, e Gian Enrico Rusconi, storico e politologo.

Dibattiti. L’occidente e il ritorno della piazza

Dibattiti - Edizione 2013

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  • 14/04/2013, ore 16:00
  • Teatro Gobetti
  • Alessandro Aresu, Lucio Caracciolo, Riccardo Staglianò, Ruth Martinez

Cosa sostengono i movimenti Occupy Wall Street, Movimento Cinque Stelle e Indignados? Cosa hanno in comune e in cosa si differenziano? Una discussione fra giornalisti che hanno osservato da vicino questi movimenti di piazza.

Geopolitica del mondo virato

Discorsi della Biennale - Edizione 2021

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  • 07/10/2021, ore 21:30
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Gustavo Zagrebelsky, Lucio Caracciolo

Il coronavirus ridisegna la geopolitica globale ma, in molti casi, lo fa accentuando tendenze pregresse a carattere più o meno strutturale. Su tutte, la rivalità Usa-Cina, cifra geostrategica del nostro tempo. Lo scontro sempre più aperto tra l’egemone consacrato e la potenza antagonista esce acuito dall’emergenza medica, che obbliga Washington e Pechino a misurarsi con gli aspetti problematici e conflittuali di un’interdipendenza sempre più scomoda. La “pandemia”, geopoliticamente, non esiste.

Guerra mondiale in Siria

Dibattiti - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 21:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Francesca Borri, Lucio Caracciolo, Marco Carnelos

Quella che oltre sei anni fa è iniziata come una “normale” primavera araba è involuta in un conflitto lungo, sanguinoso e geopoliticamente esplosivo. Complice il vuoto iracheno, l’ascesa dello Stato Islamico ha esportato violenza, fanatismo e disperazione nel cuore dell’Europa. E mentre il profilarsi di un asse Trump-Putin resuscita Bashar al-Assad, il divorzio di Erdogan da al-Baghdadi minaccia di destabilizzare la Turchia. Per la Siria il 2017 potrebbe essere un anno di svolta, all’insegna di una “restaurazione” dai contorni incerti e dagli esiti tutt’altro che scontati.

Il virus nazionalista

Dialoghi - Edizione 2021

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  • 07/10/2021, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Gabriele Magrin, Lucio Caracciolo, Marta DassĂą, Stephen Holmes

Un’epidemia di nazionalismo sta travolgendo il mondo. Dalla Russia alla Cina; dagli Stati Uniti, all’India, al Brasile; dell’Est all’Ovest dell’Europa. Molte le possibili cause, cavalcate dai più diversi attori politici. Da un lato, c’è chi la interpreta come nostalgia per un mondo più semplice, dal sapore romantico che si nutre di preoccupazioni per l’invecchiamento demografico, l’intensificarsi dei processi globali e delle trasformazioni tecnologiche. Dall’altro c’è chi vi vede un’esigenza di protezione o una reazione a un mondo caratterizzato dalla mancanza di alternative politiche e ideologiche, prodotto dalla caduta del Muro di Berlino.