Mostri

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 11:30
  • Teatro Carignano
  • Adriano Zamperini, Alessandro Dal Lago, Simona Forti

Chi eÌ€ il mostro? La risposta va cercata all’incrocio tra la dimensione soggettiva e quella sociale. L’essere umano, come il dottor Jekyll, puoÌ€ rivelarsi malvagio e crudele, rendendo visibile la sua parte piuÌ€ nascosta e, appunto, mostruosa. EÌ€ difficile peroÌ€ dissociare il mostro dalle pulsioni collettive, percheÌ quasi sempre eÌ€ l’esorcismo di cioÌ€ che ci spaventa, in quanto esseri sociali. Se l’immaginario del passato eÌ€ popolato da creature mitologiche – centauri, idre, draghi – quello odierno eÌ€ popolato da nuove “stregheâ€: lo straniero, l’invasore, il diverso. Mostruoso eÌ€, allora, l’etichetta disumanizzante di cioÌ€ che eÌ€ sconosciuto?

Solidarietà con il liberalismo nel momento della sua caduta

Lectio - Edizione 2023

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  • 26/03/2023, ore 15:00
  • Cavallerizza Reale
  • Rahel Jaeggi, Simona Forti

Viviamo una crisi dell’ordine mondiale liberale. Una trasformazione che sembra avere cause sia esterne sia endogene: l’ascesa di regimi illiberali e l’affermarsi di atteggiamenti populistici; ma anche una diffusa e autogenerata perdita di credibilità. Ma non c’è nulla da festeggiare, nemmeno per i critici del liberalismo: il sistema di coordinate politiche rischia di cambiare in modi imprevedibili. Piuttosto, in “solidarietà con il liberalismo nel momento della sua caduta†(parafrasando Adorno), dovremmo spingere il liberalismo oltre sé stesso: tentando, di nuovo, di superarlo in senso emancipativo.

Spazi, corpi, politiche

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 11:00
  • Teatro Gobetti
  • Cristina Bianchetti, Paola Viganò, Simona Forti

Ogni scelta di governo si ripercuote, oltre che sulla sfera economico-sociale, anche su un livello intimo, biografico di tutti coloro che abitano la città. Vale per le decisioni di salute pubblica, come ha messo in luce la pandemia. Ma vale anche per la progettazione dello spazio urbano, il cui disegno si intreccia con la pluralità dei bisogni, dei valori e degli stili di vita. E dove la paura rischia di indurci a barattare più sicurezza con frammenti di libertà. Su questo snodo si confrontano un’architetta e una filosofa, riflettendo sul ruolo politico del progetto e dell’agire dei corpi nello spazio.