Dialoghi - Edizione 2023
La tendenza al pensiero magico, ossia a concepire in termini antropomorfici gli oggetti della tecnologia, è nota e tuttavia irresistibile: pensiamo che un chatbot comprenda il significato di ciò che scriviamo (o che esso stesso scrive), o che gli algoritmi possano prendere decisioni, ad esempio selezionando in modo automatico il personale da assumere in un’azienda. Un’idea – quella di un’intelligenza artificiale immateriale, analoga e al tempo stesso superiore a quella umana – che è sfruttata dalle grandi aziende tecnologiche, con narrazioni funzionali al loro modello di business.