Dialoghi - Edizione 2023
Lâarticolo 27 della Costituzione afferma che ogni pena deve âtendere alla rieducazioneâ e non âconsistere in trattamenti contrari al senso di umanitĂ â. A giudizio unanime, però, i penitenziari italiani rispondono assai male a entrambi i punti. Per sovraffollamento, suicidi e casi di abusi. Ma anche per un diffuso disinvestimento politico e sociale: dal carcere ci si aspetta vendetta (âbuttate la chiave!â), e ai problemi sociali si risponde spesso inasprendo le pene. Ă possibile un approccio diverso? Quali alternative esistono, quali riforme occorrono, per conciliare giustizia, efficacia e democrazia?