Nazionalismi e populismi: che cosa resta dell’Europa? (lingua originale)

Dibattiti - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 10:30
  • Cavallerizza Reale
  • Bernard Manin, Claus Offe, Lucia Annunziata, Mario Telò

La fortuna di movimenti e leader politici apertamente antieuropeisti riaccende i riflettori su nuove ondate di nazionalismo che rischiano di compromettere in maniera irreparabile il lento processo di unificazione europea. Il caso greco, le difficoltà nella gestione dei flussi migratori e la Brexit mostrano la gravità della crisi. Il ritorno a un’Europa delle nazioni non sembra, però, il destino ineluttabile del nostro continente, ancora diviso fra le tentazioni isolazioniste e i valori di apertura e integrazione che hanno caratterizzato la storia europea degli ultimi sessant’anni.

Nazionalismi e populismi: che cosa resta dell’Europa? (tradotto)

Dibattiti - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 10:30
  • Cavallerizza Reale
  • Bernard Manin, Claus Offe, Lucia Annunziata, Mario Telò

La fortuna di movimenti e leader politici apertamente antieuropeisti riaccende i riflettori su nuove ondate di nazionalismo che rischiano di compromettere in maniera irreparabile il lento processo di unificazione europea. Il caso greco, le difficoltà nella gestione dei flussi migratori e la Brexit mostrano la gravità della crisi. Il ritorno a un’Europa delle nazioni non sembra, però, il destino ineluttabile del nostro continente, ancora diviso fra le tentazioni isolazioniste e i valori di apertura e integrazione che hanno caratterizzato la storia europea degli ultimi sessant’anni.

Populismo

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 16/04/2011, ore 21:00
  • Teatro Carignano
  • Gabriele Magrin, Pierre Rosanvallon

Il populismo è uno dei concetti maggiormente ricorrenti nel dibattito sulle democrazie contemporanee, e l’ampia diffusione rischia di essere inversamente proporzionale alla chiarezza del suo significato. Il politologo francese Pierre Rosanvallon offre una ricostruzione del profilo storico e teorico dell’idea di populismo, dal cesarismo di Napoleone III sino alle politiche xenofobe di alcuni governi europei contemporanei, come forma di contro-democrazia. Alla quale occorre rispondere sia con istituzioni imparziali e di controllo sia con forme di democrazia partecipativa.

Profughi ambientali

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 16:00
  • Accademia delle Scienze
  • Marica Di Pierri, Valerio Calzolaio

Cambiamenti climatici e disastri ambientali sono ormai tra le cause principali per cui milioni di uomini e donne abbandonano il proprio Paese. Nelle agende politiche dei potenti della terra, però, il problema degli eco-profughi non compare quasi mai, nonostante le previsioni future indichino un massiccio aumento del fenomeno. D’altra parte, lo status di rifugiato ambientale, previsto dalle convenzioni internazionali, sembra non rientrare nelle politiche di gestione delle migrazioni, strette fra la categoria di “profughi di guerra” e quella di “migranti economici”.

Storie di diritti

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 27/03/2015, ore 21:00
  • Teatro Gobetti
  • Alessandra Ballerini, Fabio Geda, Giorgio Li Calzi

Stipati su imbarcazioni fatiscenti da scafisti senza scrupoli, ogni settimana centinaia di rifugiati e di migranti attraversano il Mediterraneo nel disperato tentativo di raggiungere le coste europee. Un viaggio nell’universo dei diritti umani, attraverso le storie di uomini e di donne alla ricerca di un futuro alternativo, di operatori che non si arrendono, e attraverso le leggi che regolano il nostro tentativo di restare, nonostante tutto, umani.

Terre d’Africa

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 14/04/2011, ore 18:30
  • Teatro Carignano
  • Carlo Petrini, Gustavo Zagrebelsky

Il problema della mancanza delle risorse e della malnutrizione in Africa, in particolare l’Africa sub-sahariana, deriva soprattutto dallo sfruttamento delle terre perpetrato dalle multinazionali e dai governi di alcuni Paesi europei, mediorientali e asiatici. Come risolvere la crisi africana le cui conseguenze ricadranno nel giro di pochi anni anche sull’Occidente?