Memoria e oblio ai tempi di Internet

Discorsi della Biennale - Edizione 2015

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  • 26/03/2015, ore 11:30
  • Teatro Carignano
  • Luca De Biase, Luciano Floridi

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea del 13 maggio 2014 stabilisce che gli utenti della Rete hanno il diritto di “essere dimenticati” sul web e di richiedere ai motori di ricerca la rimozione dei contenuti “non adatti, irrilevanti o non più rilevanti” che li riguardano. Una riflessione sul tema del bilanciamento fra diritto all’oblio, necessità di ricordare e diritto di cronaca, nell’ambito dell’influenza, sempre più pervasiva, delle tecnologie digitali sulla nostra vita.

Passaggi d’identità

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 26/03/2015, ore 18:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Adriano Zamperini, Alessandro Lombardo, Massimo Giuliani

I passaggi d’identità caratterizzano i tempi accelerati del vivere contemporaneo, creando spesso difficoltà sia nella dimensione soggettiva, sia nella convivenza con l’altro e con le collettività, scaturendo, talvolta, in violenza. Una riflessione sulla falsità dell’identità unidimensionale, testimoniata dagli eventi che hanno caratterizzato la Prima guerra mondiale e dallo sviluppo dei nuovi media che, permettendoci di sperimentare la “prossimità virtuale”, ci costringe a ripensare le metafore a cui ricorriamo per descrivere l’individuo e i suoi confini.

Piratpartiet, i partiti politici e il web

D'autore - Edizione 2011

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  • 17/04/2011, ore 16:30
  • Teatro Carignano
  • Amelia Andersdotter, Anna Masera

Uno degli obiettivi del Piratpartiet (Partito Pirata) in Svezia è quello di cambiare le leggi sul copyright. Amelia Andersdotter, una delle piĂą giovani eurodeputate e membro del partito racconta la nascita, lo sviluppo e gli obiettivi del Piratpartiet, soffermandosi sul ruolo di internet e delle telecomunicazioni nella nostra societĂ . PerchĂ© gli Stati membri dell’Unione Europea hanno difficoltĂ  ad applicare le normative a riguardo?

Polvere di stelle

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 21:00
  • Nuvola Lavazza La Centrale
  • Ambra Angiolini, Luis Sal, Pif

Quanto è fragile la celebrità? L’odierno immaginario subisce un bombardamento tanto fluido da alimentare la percezione che chiunque possa diventare famoso. Velocemente, nuovi stimoli fanno evaporare i precedenti, li polverizzano. I protagonisti dei contenuti social non hanno più la possibilità di governare le reazioni che ne derivano, diventando bersaglio di critiche feroci che spesso culminano nel fenomeno dell’hating. La celebrità non ha più memoria di cosa fu il divismo perché, costretta a muoversi sul terreno di un consumo istantaneo, non ha il tempo di cristallizzarsi in mito, uscendone inevitabilmente stropicciata. Quel che resta è effimero, come polvere di stelle.

Schermi continui, vite invisibili

Dei ragazzi - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 12:00
  • Auditorium Vivaldi
  • Giovanna Giordano, Pietro Jarre

Imparare a selezionare e a organizzare i dati per costruire la memoria individuale e collettiva è oggi fondamentale. Al tempo del web, in un’epoca in cui tutto è apparentemente visibile e in cui è impossibile non essere travolti dal flusso inarrestabile e caotico di informazioni, è infatti forte il rischio che molti dati si perdano. Un laboratorio di riflessione sul tema della visibilità dei dati personali e una sperimentazione pratica sull’uso ecologico dei dati digitali: raccogliere con cura, selezionare, conservare con attenzione, condividere con responsabilità.

Social network: chi decide cosa vediamo?

Dibattiti - Edizione 2015

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  • 29/03/2015, ore 16:30
  • Teatro Gobetti
  • Antonio Casilli, Fabio Chiusi, Sara Bentivegna

I social network come Facebook, i grandi motori di ricerca come Google, o le piattaforme commerciali come Amazon sono parte integrante della nostra vita. Senza controindicazioni? Quanto sono davvero liberi e neutrali questi spazi digitali di socialità? Come agiscono i loro misteriosi algoritmi, le black boxes che ci suggeriscono amici sempre nuovi, informazioni sempre più pertinenti, offerte commerciali sempre più vantaggiose? Quali sono le regole del gioco di questa nuova “sfera pubblica”? E quanta consapevolezza abbiamo del loro funzionamento?