L’Italia di Francesco De Sanctis

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 15/04/2011, ore 10:30
  • Teatro Carignano
  • Eugenio Scalfari, Gustavo Zagrebelsky

La vita morale del popolo italiano descritta nelle pagine di Francesco De Sanctis e Francesco Guicciardini sembra avere delle forti similitudini con i vizi e le virtù degli italiani oggi: appoggiare il potente di turno rappresenta ancora, secondo Eugenio Scalfari, la via più semplice per sentirsi al sicuro e sgravarsi dalle responsabilità civili e politiche.

Mobilità sostenibile. Scelte, partecipazione e conflitti

Dibattiti - Edizione 2021

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  • 10/10/2021, ore 16:30
  • Polo del '900
  • Demetrio Scopelliti, Ersilia Verlinghieri, Giovanni Semi, Luca Staricco, Pier Giorgio Turi

La mobilità sostenibile gioca un ruolo strategico nella creazione di ambienti urbani più vivibili e nei processi di transizione ecologica. Tuttavia, interventi di pedonalizzazione, di limitazioni del traffico veicolare o semplici proposte di mobilità condivisa, in diversi territori e città europee, hanno suscitato conflitti anche aspri. Questo non solo per via di una consolidata cultura e di un’infrastruttura urbana legata principalmente al mezzo privato, ma anche a causa della molteplicità di attori, visioni ed interessi coinvolti. A partire dall’analisi di alcuni progetti sperimentali a Torino, Milano, Barcellona e Londra, un confronto su come azioni di mobilità sostenibile a scala urbana possano generare nella collettività dinamiche difficili da governare.

Nuovi immaginari per le comunità del futuro

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 17:00
  • Cecchi Point
  • Linda Di Pietro, Marco Zappalorto, Nicola Capone, Renato Quaglia, Simona De Giorgio

La nostra società si trova ad affrontare sfide sociali, economiche e ambientali del tutto inedite. Carenza di servizi, flussi migratori e inquinamento sono alcune delle emergenze alle quali le comunità possono far fronte grazie alla capacità di auto-organizzarsi costruendo pratiche di innovazione su misura, in grado di evolvere e adattarsi alle specificità locali. Come far tesoro delle informazioni raccolte e delle esperienze maturate per attivare processi di apprendimento e di scambio tra città, soggetti della società civile e istituzioni?

Per un’altra città. Immaginari, retoriche, cambiamento

Dibattiti - Edizione 2021

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  • 07/10/2021, ore 19:00
  • Urban Lab
  • Alberto Vanolo, Anna Lisa Boni, Cristina Bianchetti, Matteo Brambilla

Negli ultimi anni diverse immagini di città si sono affollate nel dibattito pubblico, configurando stili di vita alternativi all’esperienza urbana consolidata e una ridistribuzione territoriale di risorse e attività. La pandemia ha intensificato la produzione e la fortuna critica di queste retoriche, riportando in primo piano temi come la fuga dalla città, la riconfigurazione di tempi, luoghi e modi del lavoro. Una riflessione su quanto queste immagini riescano a generare movimenti effettivi, con ricadute sulla società e sul territorio; su quanto le retoriche urbane riflettano esigenze e fenomeni diffusi nella società o siano in alcuni casi derive estetiche di élites ristrette.

Qual è la città?

D'autore - Edizione 2017

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  • 30/03/2017, ore 18:30
  • Scuola Holden
  • Gianfranco Botto, Lea Mattarella, Roberta Bruno

È la città cartolina che viene presentata così bene al turista di passaggio o piuttosto quel grande agglomerato che è la periferia? Se si vuole riflettere sul futuro delle nostre città e sul loro cambiamento è necessario guardare proprio a quei luoghi di confine perché è lì che si annidano i germi del cambiamento, non solo urbanistico ma anche sociale, creativo e culturale. Sono luoghi in perenne trasformazione e proprio per questo maggiormente attrezzati per affrontare il futuro.

Spazi, corpi, politiche

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 11:00
  • Teatro Gobetti
  • Cristina Bianchetti, Paola Viganò, Simona Forti

Ogni scelta di governo si ripercuote, oltre che sulla sfera economico-sociale, anche su un livello intimo, biografico di tutti coloro che abitano la città. Vale per le decisioni di salute pubblica, come ha messo in luce la pandemia. Ma vale anche per la progettazione dello spazio urbano, il cui disegno si intreccia con la pluralità dei bisogni, dei valori e degli stili di vita. E dove la paura rischia di indurci a barattare più sicurezza con frammenti di libertà. Su questo snodo si confrontano un’architetta e una filosofa, riflettendo sul ruolo politico del progetto e dell’agire dei corpi nello spazio.