Discorsi della Biennale. Cavour e Bismarck

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 14/04/2011, ore
  • Palazzo Madama
  • Franco Sbarberi, Gian Enrico Rusconi

Il confronto fra il Risorgimento italiano e il processo di unificazione tedesca, ultimi in ordine di tempo fra i fenomeni di Nation building dell’Europa occidentale, è un tema ricorrente della storiografia. Gian Enrico Rusconi lo reinterpreta attraverso l’analisi di affinità e differenze fra i due principali protagonisti di quelle vicende: Cavour e Bismarck. Una riflessione sull’importanza delle grandi personalità politiche nella storia nel quadro delle dinamiche geopolitiche fra le potenze.

Discorsi della Biennale. Nazione, stato, mondo: un cammino incompiuto.

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 17/04/2011, ore 11:00
  • Palazzo Madama
  • Franco Sbarberi, Luigi Bonanate

La democrazia deve essere l’ideale regolativo non solo dell’organizzazione interna degli stati, ma anche dei rapporti fra gli stati medesimi: questa è la tesi che Luigi Bonanate sviluppa a partire da una riflessione sui concetti di nazione e stato. Un’apologia del pacifismo democratico alla luce della storia delle relazioni internazionali e dell’attualità delle crisi che scuotono il mondo contemporaneo.

Discorsi della Biennale. Perché in Italia non è mai esistito un vero partito conservatore?

Discorsi della Biennale - Edizione 2015

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  • 15/04/2015, ore
  • Palazzo Madama
  • Ernesto Galli della Loggia, Pier Paolo Portinaro

L’assenza di un partito conservatore in Italia è la questione affrontata da Ernesto Galli della Loggia in un’analisi della storia politica italiana dal Risorgimento alla nascita della Repubblica. Il carattere rivoluzionario del processo di unificazione, le condizioni sociali del Paese, il rapporto fra istituzioni e partiti e la natura della Costituzione sono alcuni dei fattori principali messi in relazione con la mancanza di una forza conservatrice nella destra dello spettro politico italiano.

Europa tra crescita e rigore fiscale

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 29/03/2015, ore 11:30
  • Teatro Gobetti
  • Lucrezia Reichlin, Pietro Garibaldi

Una moneta unica senza un’autorità federale di bilancio ha bisogno di regole che disciplinino la spesa dei governi degli Stati membri. Queste regole, stabilite dal Trattato, si sono rivelate inadeguate durante la grande crisi: eccessiva disciplina ex-ante e mancanza di credibilità ex-post. Dal 2010 in poi, con l’inizio della crisi del debito, abbiamo vissuto una difficile evoluzione del governo della moneta unica. L’incertezza che l’ha accompagnata è alla causa della stagnazione delle economie dell’Euro. Oggi siamo forse a una svolta che vede un maggiore ruolo della Banca Centrale Europea e una maggiore flessibilità nelle regole di bilancio. È sufficiente a promuovere la crescita e a garantire la stabilità finanziaria? No.