Intelligenza collettiva e stupidità collettiva

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 02/04/2017, ore 15:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Christian Raimo, Juan Carlos De Martin, Sara Strippoli

L’intelligenza collettiva è la capacità del gruppo di risolvere un problema in modo più efficace di quanto farebbe il singolo. Le reti tecnologiche e internet dischiudono questi orizzonti? Nell’espandere le potenzialità di condivisione della rete sociale, incontrano numerose insidie. L’eccessiva “democratizzazione†dei contributi può in alcuni casi produrre uno scadimento della qualità e un rischio di livellamento. Per altro verso, ognuno dovrebbe poter partecipare e nessuno poter dirigere il flusso delle interazioni, a rischio di una distopica stupidità collettiva.

Internet & democracy: un’ironica inversione (lingua originale)

Discorsi della Biennale - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Anna Masera, Evgeny Morozov

Per decenni, internet è stato esaltato come una grande forza di emancipazione e democrazia. Oggi, in un’ironica inversione, è ritenuto responsabile della crescita dell’estremismo, della diffusione di notizie false e di una pervasiva sorveglianza. Sono giustificati questi giudizi? Una riflessione sul passaggio dall’utopia della rete degli anni Novanta alla realtà, altamente centralizzata e feudale, di oggi. Può esistere una vera democrazia digitale in un mondo in cui gli utenti non controllano i propri dati e le infrastrutture che li producono?

Internet & democracy: un’ironica inversione (tradotto)

Discorsi della Biennale - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 18:30
  • Teatro Carignano
  • Anna Masera, Evgeny Morozov

Per decenni, internet è stato esaltato come una grande forza di emancipazione e democrazia. Oggi, in un’ironica inversione, è ritenuto responsabile della crescita dell’estremismo, della diffusione di notizie false e di una pervasiva sorveglianza. Sono giustificati questi giudizi? Una riflessione sul passaggio dall’utopia della rete degli anni Novanta alla realtà, altamente centralizzata e feudale, di oggi. Può esistere una vera democrazia digitale in un mondo in cui gli utenti non controllano i propri dati e le infrastrutture che li producono?

Internet è un diritto fondamentale?

Dialoghi - Edizione 2013

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  • 14/04/2013, ore 18:00
  • Teatro Carignano
  • Ferruccio De Bortoli, Juan Carlos De Martin, Stefano Rodotà

Il web costituisce oggi un mezzo per ampliare la cittadinanza, in quanto permette a un numero sempre più ampio di persone di partecipare alla vita politica, sociale e culturale di un paese. Ferruccio De Bortoli, Juan Carlos De Martin e Stefano Rodotà discutono sulla possibilità di inserire l’uguaglianza di accesso a internet in un emendamento all’articolo 21 della Costituzione. Quali le opportunità e quali i limiti di questo mezzo ancora tutto da esplorare?

Stefano Rodotà: “La Rete permette a sempre più cittadini di partecipare ai processi decisionali”

La diffusione della disinformazione sui social media

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 26/03/2015, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Filippo Menczer, Luca De Biase, Luca Sofri

I social media diventano canali sempre più importanti di diffusione di notizie, opinioni e informazioni. È dunque inevitabile che siano anche oggetto di abuso e manipolazione. Una riflessione sulla disinformazione online e offline tramite l’analisi di reti sociali, data mining e modellizzazione, per capire i meccanismi alla base della diffusione delle bufale, finalizzata ad attirare l’attenzione collettiva.

La velocità della produzione culturale

Dibattiti - Edizione 2015

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  • 28/03/2015, ore 21:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Enrico Remmert, Giorgio Gianotto, Luca Beatrice, Max Casacci, Volfango Di Biase

Quante settimane rimane nelle sale un film? A volte nessuna. Basta un weekend dagli incassi insoddisfacenti per decretare la sua uscita dal circuito. Lo stesso succede per i libri, la musica, l’arte. La velocità della produzione culturale non lascia scampo allo spettatore, al lettore, all’ascoltatore: se non è velocissimo a intercettare ciò che gli interessa, lo perde. Stiamo assistendo alla fine della “sedimentazione del bello�