Il lavoro ai tempi del finanzcapitalismo

Dialoghi - Edizione 2013

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  • 12/04/2013, ore 10:30
  • Teatro Carignano
  • Ezio Mauro, Luciano Gallino

La crisi economica ha reso evidente il problema della mancanza di lavoro e i rischi per la tenuta sociale che essa porta con sé. Un dialogo che affronta il nesso fra democrazia e lavoro, prendendo in esame le origini materiali e ideologiche delle trasformazioni economiche che investono il mondo e il loro riverbero nel sistema delle relazioni politiche e sociali, fra individualismo ed esclusione. Due sguardi alla ricerca di possibili soluzioni ai problemi più drammatici del nostro tempo.

Il manifesto degli attivisti (Ita)

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 15:30
  • Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo
  • Jacques Moscianese, Rupert Younger

Cosa scriverebbero oggi Marx ed Engels, 171 anni dopo la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista, in un’epoca in cui gli effetti delle diseguaglianze sono ancora più visibili? Come alla metà dell’Ottocento, oggi le élite concentrano ricchezza e potere alle spese di masse senza voce. Piuttosto che tentare di riunire i più diversi movimenti sociali del XIX secolo, i due maggiori intellettuali del loro tempo si concentrerebbero, probabilmente, sui fenomeni di attivismo e sui movimenti che puntano a dare voce a chi non ce l’ha, come le primavere arabe o Occupy Wall Street.

Il manifesto degli attivisti (lingua originale)

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 15:30
  • Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo
  • Jacques Moscianese, Rupert Younger

Cosa scriverebbero oggi Marx ed Engels, 171 anni dopo la pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista, in un’epoca in cui gli effetti delle diseguaglianze sono ancora più visibili? Come alla metà dell’Ottocento, oggi le élite concentrano ricchezza e potere alle spese di masse senza voce. Piuttosto che tentare di riunire i più diversi movimenti sociali del XIX secolo, i due maggiori intellettuali del loro tempo si concentrerebbero, probabilmente, sui fenomeni di attivismo e sui movimenti che puntano a dare voce a chi non ce l’ha, come le primavere arabe o Occupy Wall Street.

Il tempo della vita, il tempo della storia

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 28/03/2015, ore 18:00
  • Teatro Carignano
  • Armando Massarenti, Francesco Piccolo, Michela Murgia

I momenti della nostra vita si intrecciano con gli eventi storici e sociali che si dispiegano nel tempo. E ciò che siamo è il risultato di un incontro continuamente rinnovato fra sfera individuale e sfera collettiva. Una corsa su binari paralleli che concorre alla formazione delle nostre idee, dei nostri valori e della nostra personalità. Tutti ci siamo sentiti almeno una volta parte di un tutto: la meravigliosa scoperta di appartenere a qualcosa che ci trascende.

Inaugurazione 2013

Discorsi della Biennale - Edizione 2013

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  • 10/04/2013, ore 21:00
  • Teatro Regio
  • Gustavo Zagrebelsky, Laura Boldrini, Piero Fassino

Le radici della democrazia sono nel riconoscimento della dignità della persona: la riaffermazione delle ragioni che stanno alla base della nostra Repubblica è il cuore del discorso inaugurale della presidente Boldrini. Di fronte alla crisi economica e sociale, una difesa del valore dell’eguaglianza e della partecipazione politica, in Italia e nel mondo, guardando ai possibili cambiamenti positivi e ai rischi di regressioni antidemocratiche nel rapporto fra cittadini e istituzioni nazionali e internazionali.

Intelligenza collettiva e stupidità collettiva

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 02/04/2017, ore 15:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Christian Raimo, Juan Carlos De Martin, Sara Strippoli

L’intelligenza collettiva è la capacità del gruppo di risolvere un problema in modo più efficace di quanto farebbe il singolo. Le reti tecnologiche e internet dischiudono questi orizzonti? Nell’espandere le potenzialità di condivisione della rete sociale, incontrano numerose insidie. L’eccessiva “democratizzazione†dei contributi può in alcuni casi produrre uno scadimento della qualità e un rischio di livellamento. Per altro verso, ognuno dovrebbe poter partecipare e nessuno poter dirigere il flusso delle interazioni, a rischio di una distopica stupidità collettiva.