Quale federalismo per l’Italia? Parte 2

Dibattiti - Edizione 2011

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  • 16/04/2011, ore
  • Teatro Carignano
  • Gustavo Zagrebelsky, Luigi Bobbio

Gustavo Zagrebelsky, a conclusione dell’incontro sulle giurie di cittadini, afferma che la riforma federalista in Italia è di tipo disgregativo e presenta problemi per il riconoscimento dei diritti universali.

Sulla democrazia

Discorsi della Biennale - Edizione 2009

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  • 23/04/2009, ore 10:00
  • Teatro Carignano
  • Angela La Rotella, Gustavo Zagrebelsky

La democrazia non è solo un insieme di regole, ma è il libero confronto di idee e programmi, è l’energia dei cittadini che dà corpo alle istituzioni. Ma se è – come sostengono alcuni – un sistema di governo perennemente in crisi, è giusto continuare a credere a essa in quanto ideale di coesistenza? E quando è davvero realizzabile?

Tempi liberi. Generazioni in dialogo

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 21:30
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Gustavo Zagrebelsky, Luis Sal, Simonetta Sciandivasci

Ogni generazione si costruisce il proprio modo di intervenire nello spazio pubblico, guadagnandosi margini di libertà di espressione per poter incidere sulla società. Oggi, la cultura, l’arte, l’informazione, lo spettacolo, il mercato sembrano confondersi e i loro confini si ridefiniscono continuamente. Ma cosa significa essere un intellettuale, una celebrità, un influencer o, più in generale, un personaggio pubblico? Quali le forme contemporanee della libertà di esprimersi? E quali le responsabilità nei confronti di lettori, ascoltatori, fan o follower? Un dialogo fra generazioni e mondi culturali apparentemente lontanissimi.

Terre d’Africa

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 14/04/2011, ore 18:30
  • Teatro Carignano
  • Carlo Petrini, Gustavo Zagrebelsky

Il problema della mancanza delle risorse e della malnutrizione in Africa, in particolare l’Africa sub-sahariana, deriva soprattutto dallo sfruttamento delle terre perpetrato dalle multinazionali e dai governi di alcuni Paesi europei, mediorientali e asiatici. Come risolvere la crisi africana le cui conseguenze ricadranno nel giro di pochi anni anche sull’Occidente?