L’Italia di Francesco De Sanctis

Discorsi della Biennale - Edizione 2011

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  • 15/04/2011, ore 10:30
  • Teatro Carignano
  • Eugenio Scalfari, Gustavo Zagrebelsky

La vita morale del popolo italiano descritta nelle pagine di Francesco De Sanctis e Francesco Guicciardini sembra avere delle forti similitudini con i vizi e le virtĂą degli italiani oggi: appoggiare il potente di turno rappresenta ancora, secondo Eugenio Scalfari, la via piĂą semplice per sentirsi al sicuro e sgravarsi dalle responsabilitĂ  civili e politiche.

Metamorfosi. Memorie di Atteone

Dixit - Edizione 2015

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  • 29/03/2015, ore 15:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Gennaro Carillo

In tutte le tradizioni, i racconti di metamorfosi animale si sprecano. Tra questi, un posto di rilievo occupa il mito di Atteone e Artemide, che ha goduto di larga fortuna anche come motivo iconografico. Un viaggio nel mito a partire dalle sue varianti moderne e dai suoi riusi più o meno consapevoli, per poi risalire alle versioni di età arcaica e classica, nessuna delle quali può dirsi originaria.

Passaggi d’esistenza

Dialoghi - Edizione 2015

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  • 28/03/2015, ore 10:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Adele Cambria, Cristina Bracchi, Valeria Parrella

Narrare, narrarsi e lasciarsi raccontare sono pratiche di relazione. La scrittura è un mettersi in gioco che assume valore civile, perché crea immaginario e percorsi che mettono in relazione il piano soggettivo con quello collettivo. Un dialogo sulla letteratura inquadrato nel passaggio fra rappresentazione e realtà, per riflettere attorno all’interazione tra passaggi soggettivi e collettivi, affrontati dalla prospettiva della differenza sessuale e dei femminismi, per comprendere e delineare genealogie nel perimetro della storia nazionale, da oggi al recente passato.

Station to station. Fra letteratura e videogioco

Dibattiti - Edizione 2015

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  • 27/03/2015, ore 21:00
  • Cavallerizza Reale
  • Dmitry Glukhovsky, Federico Ercole, Tullio Avoledo

La narrazione transmediale scavalca i confini fra i media proponendo un’esperienza fruitiva articolata. I “mondi transmediali” includono anche il videogioco, che rappresenta uno dei supporti in cui maggiormente il genere fantastico trova espressione e sviluppo. Da un romanzo di successo – METRO 2033 di Dmitry Glukhovsky – alla sua evoluzione in nuove forme narrative realizzate da altri autori, passando di mano in mano e di media in media, fino al videogioco.

Tecnica e segreto tra antichi e moderni

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 18:00
  • Politecnico di Torino Aula Magna
  • Juan Carlos De Martin, Luciano Canfora

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”

Tecnica e segreto tra antichi e moderni

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 18:00
  • Politecnico di Torino Aula Magna
  • Juan Carlos De Martin, Luciano Canfora

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”