Il racconto del potere

Discorsi della Biennale - Edizione 2017

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  • 02/04/2017, ore 21:00
  • Teatro Regio
  • Gustavo Zagrebelsky, Roberto Saviano

Per capire i meccanismi che regolano la realtà intorno a noi bisogna seguire il potere, comprendere come si sviluppano i suoi paradigmi dalla strada fin nel privato. La narrazione dei meccanismi del potere criminale ci offre gli strumenti per interpretare il nostro mondo: un mondo nel quale la violenza si nasconde dietro ogni angolo, reale e virtuale; un mondo nel quale proprio tramite la fascinazione della violenza tanti giovani vengono ingaggiati dalle organizzazioni criminali, dalle mafie all’Isis. Raccontare il potere significa mettere a nudo questi meccanismi e fare la prima mossa per combatterli

Il sasso nella scarpa. La violenza sulle donne nelle piccole cose

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 19:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Franco La Cecla, Sophie Brunodet, Valeria Palumbo

Attraverso un percorso in più tappe, si è giunti a individuare questioni e domande su femminilità, maschilità e violenza di genere. Dagli interrogativi emersi, un dialogo sul contributo che le rigide rappresentazioni dei generi forniscono alla creazione di un terreno fecondo per la violenza contro le donne.

Il senso dell’Europa è il suo capitale di civiltĂ 

Discorsi della Biennale - Edizione 2017

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  • 02/04/2017, ore 16:00
  • Cavallerizza Reale
  • Carlo Ossola, Gustavo Zagrebelsky

L’identità dell’Europa permane nella coscienza della sua unità al di sopra delle divisioni di frontiera, di lingua, di religione. La capacità di erigerla nelle arti ha dato realtà all’Europa. Lo stesso De Gasperi, nel 1913 a scongiurare la I Guerra mondiale e a preparare già il lievito dell’Europa che verrà, evocava il Monarchia di Dante, nel nome di un’entità regolatrice sovranazionale, capace di comporre le discordie tra le nazioni. L’Europa è il pensiero dell’Europa.

Impresa-cultura. Custode della bellezza, motore dell’economia

Dibattiti - Edizione 2017

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  • 01/04/2017, ore 11:30
  • Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo
  • Gabriella Belli, Michele Coppola, Philippe Daverio

Il ruolo della cultura come risorsa strategica e motore della crescita è ormai tema ricorrente nella riflessione sui fattori competitivi del Paese. La cultura negli ultimi anni è anche al centro di un nuovo modello di relazione fra pubblico e privato, che li vede impegnati nella salvaguardia e valorizzazione dei beni artistici e paesaggistici. Questo binomio ha contribuito a rendere il settore dinamico e innovativo. Il risultato si misura, oltre che nel rinnovato interesse degli italiani verso il grande patrimonio comune, anche nella ripresa dei consumi culturali e nel loro ritorno economico.

In trappola? La Germania e il futuro dell’Europa (lingua originale)

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 18:00
  • Cavallerizza Reale
  • Claus Offe, Gian Enrico Rusconi, Tonia Mastrobuoni

Come uscire dalla crisi che attanaglia l’Unione europea? Alcune possibili soluzioni sono note: la mutualizzazione del debito, l’introduzione di un sistema di welfare europeo, o una spinta alla competitività dei Paesi più deboli. Ma le resistenze a queste politiche sono molteplici. La Germania è stata spesso additata come fautrice delle politiche dell’austerità o criticata come “egemone riluttante”. A pochi mesi dalle elezioni politiche di Berlino, la reciproca indispensabilità fra Germania e Europa saprà trasformarsi in un rilancio del progetto europeo?

In trappola? La Germania e il futuro dell’Europa (tradotto)

Dialoghi - Edizione 2017

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  • 31/03/2017, ore 18:00
  • Cavallerizza Reale
  • Claus Offe, Gian Enrico Rusconi, Tonia Mastrobuoni

Come uscire dalla crisi che attanaglia l’Unione europea? Alcune possibili soluzioni sono note: la mutualizzazione del debito, l’introduzione di un sistema di welfare europeo, o una spinta alla competitività dei Paesi più deboli. Ma le resistenze a queste politiche sono molteplici. La Germania è stata spesso additata come fautrice delle politiche dell’austerità o criticata come “egemone riluttante”. A pochi mesi dalle elezioni politiche di Berlino, la reciproca indispensabilità fra Germania e Europa saprà trasformarsi in un rilancio del progetto europeo?