La libertà artistica, angelo della storia

Lectio - Edizione 2023

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  • 26/03/2023, ore 15:30
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Alessandro Isaia, Carolyn Christov-Bakargiev

La libertà di scelta individuale non è più libertà, nell’era della statistica predittiva dell’algoritmo che orienta l’attenzione verso scelte personalizzate, e la libertà di espressione non è più libertà, nell’era nel narcisismo di massa che senza tregua richiede di produrre beni materiali e immateriali creativi ed espressivi. La libertà artistica è, allora, angelo della storia, orizzonte intellettuale, immaginifico, tenero, che produce coscienza online e off-line, singolare e collettiva. Pur attraversando rovine, la libertà artistica produce mondi. Qui risiede la suprema e benvenuta inattualità del tema della libertà, le sue libagioni.

La libertà del mare tra Omero, Tucidide e Platone

Lectio - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 18:00
  • Palazzo Madama
  • Matteo Nucci, Valeria Verdolini

Libertà di partire, incontrare, conoscere: il mare rappresentò in Grecia lo spazio su cui l’essere umano può tracciare la propria rotta. Ma il mare nasconde anche insidie: correnti, venti improvvisi, tempeste. Se non è Afrodite a domare i pericoli di Poseidone, resta solo la capacità di controllare il caso: quell’intelligenza astuta che i Greci attribuivano a Metis. Diversamente da Afrodite, Metis, divinità marina per eccellenza, rappresentò un potere che l’uomo poteva conquistarsi. È noto l’esempio di Odisseo, nel quale molti – filosofi e politici – videro incarnato l’ideale della libertà.

La libertà di volare

Lectio - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 18:00
  • Palazzo Madama
  • Alice Borgna, Silvia Romani

A mezzo fra il mondo degli dèi e quello degli uomini, l’aria è, dai tempi del mito, lo spazio della libertà, ma anche del suo annientamento – e il volo lo strumento di ricerca di un equilibrio perfetto e senza peso fra due universi. Icaro, Fetonte ne sono i protagonisti. E il loro progetto rivoluzionario di viaggiare negli spazi siderali li ha resi l’emblema di quella navigazione che è insieme tensione verso l’immortalità e rinuncia senza compromessi alla vita, rottura del limite e presa di coscienza della finitezza del mondo degli umani.

La libertà dopo l’89

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Daniela Steila, Michail Minakov

Il 1989 è la data simbolo della fine della guerra fredda: il blocco sovietico cessava di essere il nemico dell’Occidente e i paesi che lo costituivano si ricostruivano secondo il modello delle democrazie liberali. L’intera regione post-comunista sembrava definirsi come una periferia ininfluente sulla pace democratica paneuropea. Ora, invece, le “democrazie imperfette” dell’Est risultano determinanti per il destino dell’Europa, nel conflitto con una Russia autocratica e vigorosamente anti-occidentale. Che cosa è accaduto? Come tutto questo chiama in causa e ridefinisce la democrazia europea?

La solitudine delle bolle. Polarizzazione e informazione

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 21:00
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Concita De Gregorio, Cristopher Cepernich, Luca Bottura

È ormai evidente che la comunicazione social produce effetti perversi, sia psicologici sia politici: contenuti urlati per diventare virali, a costo di polarizzare sempre più le comunità. È un fenomeno globale, ma in Italia assume una fisionomia tutta sua. Maggioranze vittimiste, evasori orgogliosi, populisti che su ogni media denunciano il mainstream dei media stessi. E una politica che insegue il consenso come un miraggio, invano, rinunciando a qualsiasi autorevolezza. Dai pranzi di Natale al Parlamento, non sappiamo più parlarci. Ma del resto: avremmo davvero qualcosa da dirci?

Le conseguenze della guerra sul cibo

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 18:00
  • Politecnico di Torino Aula Magna
  • Carlo Petrini, Egidio Dansero, Guido Saracco, Valentina Dirindin

Come qualsiasi altro bene, il cibo ha una dimensione geopolitica. La drammatica crisi del grano ucraino – oggi solo parzialmente sbloccata – lo ha mostrato con violenza, portando scarsità e dolore. Ma se la causa prima è la guerra, ad agire da moltiplicatore è l’insieme dei modelli globali con cui abbiamo scelto di gestire l’alimentazione. La finanziarizzazione del sistema-cibo comporta un costo crescente, scaricato in larga parte sui paesi più deboli. Ma non è troppo tardi per cambiare le cose.