Libere di vendersi?

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Giorgia Serughetti, Valentina Pazé, Valeria Verdolini

In un’epoca in cui siamo tutte e tutti invitati a farci imprenditori di noi stessi e a investire sul nostro capitale umano, torna in primo piano la questione della mercificazione del corpo femminile. I fenomeni della prostituzione e della maternità surrogata, in particolare, pongono difficili interrogativi all’etica, al diritto, alla politica. È possibile stabilire un limite a ciò che i soldi possono comprare? Che dire quando sono le donne stesse a rivendicare il diritto di disporre del proprio corpo come se si trattasse di una merce? Quale rapporto tra libertà e mercato?

Libertà al lavoro

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 21:00
  • Cavallerizza Reale
  • Collettivo di Fabbrica GKN, Isabelle Ferreras, Leonard Mazzone

Sono lontani i tempi in cui veniva chiesta, a gran voce, maggiore democrazia all’interno dei luoghi di lavoro. Oggi il nesso fra lavoro e libertà è rivendicato soprattutto dai difensori del libero mercato; mentre, all’altro lato della barricata ideologica, il lavoro finisce per essere pensato come attività disumanizzante, da cui liberarsi attraverso forme di reddito incondizionato. Ma dobbiamo davvero rinunciare a essere più esigenti verso l’attività che occupa gran parte della nostra vita? Un dialogo sulla sfida di combinare transizione ecologica, demercificazione del lavoro e democratizzazione dei luoghi di produzione.

Libertà antisociale

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 26/03/2023, ore 18:30
  • Teatro Gobetti
  • Camilla Emmenegger, Dimitri D’Andrea, Ida Dominijanni

Quale libertà rivendicano i gruppi novax? Rispetto al Novecento, il concetto di libertà sembra avere perso oggi il proprio carattere politico, facendosi esclusivamente individuale, e dunque compatibile con le società di mercato. Ma anche (paradossalmente) con le istanze autoritarie: che invocano un io sovrano libero da vincoli sociali, in uno stato altrettanto libero da vincoli costituzionali. Ma una concezione impolitica della libertà non è estranea neppure ai movimenti progressisti, dove le grandi lotte collettive  sembrerebbero tramontate per sempre. E sei movimenti ambientalisti ribaltassero il tavolo?

Libertà e sicurezza

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 26/03/2023, ore 18:30
  • Cavallerizza Reale
  • Franco Gabrielli, Massimo Giannini

Dal terremoto in Abruzzo alla Costa Concordia; dalle scuse per il G8 di Genova, definito “una catastrofe”, alla grande ondata migratoria del 2011-2012; dalla direzione della Protezione Civile a quella della Polizia, sino al ruolo di sottosegretario nel governo Draghi, nel pieno dell’emergenza pandemica. Un testimone unico – per esperienze, competenze, vissuto – degli ultimi vent’anni di storia d’Italia. E un principio-guida: non può esistere libertà dove non sia garantita la sicurezza della persona. E viceversa.

Libertà individuale, responsabilità collettiva

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 11:00
  • Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo
  • Elisabetta Galeotti, Gustavo Zagrebelsky, Paolo Flores d’Arcais

L’improvvisa accelerazione della storia degli ultimi anni ha colto di sorpresa i valori democratici, già da tempo affaticati; lo mostrano i tassi di astensione, le sirene populiste ma anche una certa fascinazione che sembrano esercitare i regimi autoritari. La libertà, sulla carta, sembra passarsela meglio, restando valore di riferimento trasversale al campo politico. Ma la sua declinazione rigorosamente individuale pone problemi e una questione democratica resta ineludibile: quale prezzo paghiamo, se ci illudiamo di barattare la responsabilità con la libertà?

Libertà non è star sopra un albero

D'autore - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 12:00
  • Cavallerizza Reale
  • Fabio Geda, Luigi Ciotti, Noemi Ruzzi

La percezione che i giovani siano accartocciati su loro stessi, abulici e inerti, è fallace. Le energie e le idee potenzialmente più capaci di innovazione sociale risiedono, da sempre, nel mondo giovanile. Perché allora questo potenziale fatica a trovare espressione? Il nostro Paese, tra i più vecchi al mondo, pare modellato sulle esigenze e le istanze di adulti e anziani. Alla percezione di estraneità segue la disaffezione. Occorre dunque rovesciare il paradigma, perché partecipazione non significa solamente “prendere parte” ma è soprattutto “sentirsi parte” e ricevere il giusto riconoscimento.