Tecnica e conoscenza. Una sfida per la democrazia

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 10:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Andrea Cerroni, Federico Taddia, Gian Vincenzo Fracastoro

Per innovare non basta un’invenzione: l’innovazione esige sempre un processo culturale. Un ingegnere e un sociologo si interrogano sul ruolo insostituibile che la cultura svolge nel consentire al progresso tecnico-scientifico di produrre benefici per l’umanità. Dalle nuove forme di produzione energetica all’impatto delle piccole e grandi scelte sul cambiamento climatico, le rivoluzioni tecnologiche esigono oggi più che mai un cittadino consapevole, capace di giudizio e produttore di sapere. Per vincere la sfida della democrazia nella società della conoscenza, la comunicazione scientifica deve diventare lingua comune della nuova cittadinanza.

Tecnica e segreto tra antichi e moderni

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 18:00
  • Politecnico di Torino Aula Magna
  • Juan Carlos De Martin, Luciano Canfora

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”

Tecnica e segreto tra antichi e moderni

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 18:00
  • Politecnico di Torino Aula Magna
  • Juan Carlos De Martin, Luciano Canfora

La tecnica presa in considerazione è quella dei servizi d’informazione antichi e moderni (non solo militari): dal libro X dell’Iliade, alle “eterie” ateniesi; dal trattato sulla guerra di Sun Tzu, al De bello gallico di Cesare. Ulteriore spunto è una formulazione quasi oracolare di Sir Ronald Syme nel suo saggio del 1959 Livy and Augustus: «La storia vera è quella segreta». Si tratta dunque di spiegare come sorge e come si giustifica questa diagnosi a partire dall’esperienza del potere augusteo: “restaurazione” della Repubblica come forma esteriore della creazione del Principato. Il filo conduttore è perciò quello che fu definito il “doppio Stato”

Terze pagine. La cultura tra vecchi e nuovi media

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 11:00
  • Polo del '900
  • Davide Guerra, Mauro Baudino, The Password

Giornalismo tradizionale e giornalismo online – due espressioni complementari dell’informazione contemporanea – si incontrano a metà strada per ragionare di come notizie e approfondimento culturale possano uscire dall’ombra e trovare spazio sui media. L’esperienza di un giornalista e l’entusiasmo di un gruppo di giovani universitari in un confronto sulle strategie, le formule e i temi per coinvolgere vecchi e nuovi pubblici.

Tra oblio e anonimato

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 11:00
  • Polo del '900
  • Amedeo Santosuosso, Annibale Biggeri, Matteo Monti, Roberto Cippitani

Le biobanche – database per la raccolta e la conservazione di materiale biologico – hanno assunto importanza crescente nella ricerca biomedica. Ma sono tante le questioni etiche ancora da affrontare, soprattutto in relazione alla salvaguardia dei diritti dei donatori. Quali rischi comporta la possibilità di ricostruire il profilo genetico delle persone? E quali opportunità? La risposta a queste domande chiama in causa il diritto alla privacy e all’oblio.

Trasformazioni digitali e pubblica amministrazione

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 16:00
  • Circolo dei Lettori Sala Gioco
  • Fabio Malagnino, Isabella Alberti, Ivano Eberini, Raffaella Vai

“La democrazia – scriveva Bobbio – è il governo del potere pubblico in pubblico”: trasparenza e partecipazione ne sono dunque requisiti imprescindibili. Nell’era digitale, la disponibilità di dati è aumentata vertiginosamente, ma non sempre ciò ha rafforzato la partecipazione democratica. Questa ambivalenza ci impone di ripensare radicalmente il ruolo dei pubblici poteri. Che contributo possono fornire la digitalizzazione e i new media alla trasformazione della pubblica amministrazione in un vettore di partecipazione consapevole?