Il futuro della scuola

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 25/03/2023, ore 21:00
  • Cavallerizza Reale
  • Enrico Galiano, Maria Chiara Acciarini, Matteo Saudino

Un mondo in rapidissima evoluzione, immerso 24 ore al giorno nella contemporaneità digitale. Una scuola dove, in molti casi, i metodi d’insegnamento odorano di naftalina. E un pericolo: che svecchiare equivalga ad appiattire, rinunciando al pensiero critico. Dalle materie agli edifici sino al reclutamento insegnanti, come rinnovare la scuola italiana? Anzitutto facendone un luogo di meraviglia e curiosità: dove i giovani possano scoprire e creare se stessi, dando un senso, pur sempre provvisorio, alle proprie esperienze di crescita.

Il mio culto libero. Spazi e luoghi religiosi condivisi

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 11:30
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Eleonora D’Alessandro, Matilde Cassani, Simona Malvezzi

Nelle nostre cittĂ , dove culture diverse convivono fianco a fianco, le religioni possono rappresentare un fattore di discordia sociale. Ma la condivisione dello spazio urbano permette anche di immaginare soluzioni in cui diverse pratiche, stili di vita, rituali e credenze possano convivere pacificamente. Qual è il ruolo dell’Architettura nella costruzione di un dialogo interreligioso? L’esempio della House of One, edificio multifede in costruzione a Berlino, è esemplare di come un’architettura virtuosa può invitare al dialogo, al confronto, e all’accettazione delle reciproche specificitĂ .

Il mondo nella lente dell’informazione

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 26/03/2023, ore 12:00
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Cecilia Sala, Giacomo Bottos, Simone Pieranni

Tensioni contrastanti attraversano le società a livello globale: afflati di libertà e torsioni autoritarie, guerre e assalti alle istituzioni. Si innescano conflitti che attraversano governi, movimenti e lo stesso spazio dell’informazione. Ucraina, Iran e Cina sono tra i terreni di questo scontro, che solca anche, con forme diverse, le democrazie occidentali. Diventa decisivo avere informazioni affidabili, e cogliere come queste linee di frattura si manifestino nei diversi contesti. Gli sguardi di due giornalisti che condividono la conoscenza diretta di paesi cruciali per il futuro del mondo.

In auto, in doccia, in palestra. L’informazione al tempo dei podcast

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 18:00
  • Aula Magna Campus Universitario Luigi Einaudi
  • Annalisa Camilli, Franca Roncarolo, Francesco Costa

I podcast sono forse il fenomeno giornalistico più interessante degli ultimi anni. In Italia li ascoltano oltre 15 milioni di persone – tra cui molti under 35, il segmento più ostile ai media tradizionali. Nell’intimità delle nostre giornate nascono abitudini nuove: la fruizione è facile (persino un po’ pigra), la qualità in continuo aumento, e all’ascolto solipsistico risponde il costituirsi di community attive e competenti. Dalle news all’approfondimento, dal crime alla storia, il mondo dell’informazione vive un cambiamento repentino. Incentrato sul mezzo narrativo più antico: la parola.

Intelligenza artificiale e pensiero magico

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 12:00
  • Teatro Gobetti
  • Daniela Tafani, Juan Carlos De Martin, Sabina Minardi

La tendenza al pensiero magico, ossia a concepire in termini antropomorfici gli oggetti della tecnologia, è nota e tuttavia irresistibile: pensiamo che un chatbot comprenda il significato di ciò che scriviamo (o che esso stesso scrive), o che gli algoritmi possano prendere decisioni, ad esempio selezionando in modo automatico il personale da assumere in un’azienda. Un’idea – quella di un’intelligenza artificiale immateriale, analoga e al tempo stesso superiore a quella umana – che è sfruttata dalle grandi aziende tecnologiche, con narrazioni funzionali al loro modello di business.

Iran. Da una rivoluzione all’altra

Lectio - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 21:00
  • Cavallerizza Reale
  • Farian Sabahi, Jean-François Bayart, Stefano Geuna

La mobilitazione iniziata nel 2022 non è un unicum: si inserisce invece all’interno di una ricca storia di movimenti politici che parte dal XIX secolo. L’Iran è preda di una “situazione termidoriana”: le élite rivoluzionarie si trasformano di volta in volta in classe politica di professione, e procedono – ricorrendo alla coercizione – a un’intensa accumulazione di capitali. Nel corso di questa storia, l’idea di libertà prende forma mescolando repertori politici importati e repertori ideologici autoctoni, in chiave politica e religiosa. Come nel caso della questione, emblematica, del velo.