Obbligo o veritĂ . La questione (irrisolta) del libero arbitrio

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 11:00
  • Teatro Carignano
  • Amedeo Balbi, Ilaria Gaspari, Lucilla G. Moliterno

Libertà e necessità – scriveva Hobbes – sono compatibili: ad esempio l’acqua è sia libera, sia obbligata a scorrere nell’alveo del fiume. Ma è davvero così semplice? Sin dall’antichità ritorna ossessivamente il dubbio se gli esseri umani siano, o non siano, liberi. E noi facciamo continuamente esperienza di due opposti: da un lato, i vincoli interni (oggi diremmo: neuronali) ed esterni (l’ambiente) che dettano le nostre scelte; dall’altro, la sensazione insopprimibile di essere noi, in modo attivo, a compiere quelle scelte. Una filosofa e un astrofisico riflettono sulla più antica delle domande.

Open innovation. Verso la libertĂ  della conoscenza

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 11:00
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Cristina Prandi, Elisa Rosso, Ilan Misano, Marco Lavazza

Molte imprese, spesso di grandi dimensioni, hanno messo l’Open Innovation al centro delle proprie scelte strategiche. Uno schema ormai decisivo anche nei modelli di sviluppo economico. Ma di che cosa si tratta? Secondo tale paradigma, le imprese devono aprirsi a idee, strumenti e competenze provenienti dall’esterno: università, centri di ricerca, startup, consulenti, aziende non concorrenti. L’università assume così due nuovi ruoli: motore di una filiera che va dalla curiosity-driven alla market driven innovation, e ente di formazione degli innovatori del futuro.

ParolÉ™, parolÉ™, parolÉ™

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 17:00
  • Teatro Carignano
  • Luca Sofri, Vera Gheno, Walter Siti

Che cos’è la cancel culture? Anzitutto un paradosso: persone influenti che, dai media più prestigiosi, si scagliano contro altre (meno potenti di loro) sbraitando contro un grafema (ǝ) o un’attenzione inclusiva, difendendo una libertà di parola che, contestualmente, mettono in discussione. Ma è davvero tutto qui? Dalla complicità di un sistema mediatico sciatto, che rilancia per qualche click le notizie false più divisive, sino a un’arte e una cultura impegnate ma didascaliche e prive di sfumature, assumiamo identità sempre più polarizzate. Non staremo forse “cancellando” parti importanti di noi?

Piattaforme digitali. Trasformazioni del lavoro e crisi della politica

Lectio - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 10:00
  • Cavallerizza Reale
  • Stefano Sacchi, Uma Rani

Il lavoro tramite piattaforme digitali è in cima alle agende mondiali per lo sviluppo. In virtù delle sue potenzialità in termini occupazionali e di reddito. E per le grandi aspettative in termini di contrasto alla povertà, riduzione delle disuguaglianze e, nei paesi in via di sviluppo, strumento di fuoriuscita dal lavoro in nero. Nulla di tutto ciò, però, si realizzerà per magia. Garantire condizioni di lavoro dignitose, e fare delle piattaforme un vettore di sviluppo anziché di disuguaglianza, richiede l’intervento della politica. A livello nazionale e internazionale.

Portami lĂ  fuori

Dialoghi - Edizione 2023

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  • 24/03/2023, ore 18:00
  • OGR - Officine Grandi Riparazioni
  • Annalisa Camilli, Daniela Ronco, Emak, Kento, Lucariello

In Italia esistono diciassette istituti penali per minorenni. I minori in regime di detenzione abitano luoghi chiusi, isolati. Vivono estromessi dalle dinamiche della società di cui sono parte. L’arte, il teatro e – in particolare – la musica rap rappresentano per loro uno strumento di espressione immediato e al contempo un’occasione unica per “portare fuori” la propria voce. Un dialogo per porsi delle domande, scoprire il ruolo dell’arte all’interno degli IPM e immaginare nuove prospettive. Un modo per immaginarsi collettivamente, per qualche ora, “ai confini della libertà”.

SchiavitĂą

Dixit - Edizione 2023

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  • 23/03/2023, ore 21:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Alessandro Tuccillo, Stefano Visentin

La schiavitù accompagna la storia umana sin dalle origini. Nella prima età moderna, però, il fenomeno muta. Si lega in modo strettissimo, da un lato, al colonialismo; e dall’altro, più in generale, al rapido sviluppo della civilizzazione europea e occidentale. A uno sguardo di lunga durata, che parta dal XVI secolo e arrivi ai nostri giorni, la schiavitù appare tutt’altro che un retaggio del passato: si rivela invece una struttura socio-economica decisiva. Fondamentale per un sistema economico capace di sfruttare a proprio vantaggio le differenze sociali ed economiche nella forza lavoro, a livello mondiale.