Deviced. Il vero costo della rivoluzione digitale

Dibattiti - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 17:00
  • Auditorium Vivaldi
  • Davide Gatti, Giulio Garlaschi, Riccardo Lichene

Public history, fotogiornalismo, non-fiction e fumetto per raccontare le vite di tre persone coinvolte nei processi di realizzazione e smaltimento dei dispositivi elettronici. Tre intollerabili scenari di sfruttamento – in Congo, Cina e Ghana – per rendere visibili la fatica e la violenza insite nel ciclo di vita del nostro portale sul mondo: lo smartphone.

Dipendenze

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 28/03/2019, ore 17:00
  • Auditorium Vivaldi
  • Adriano Zamperini, Andrea Laszlo De Simone, Daniele Citriniti

Da sempre il mito della creatività si alimenta di eccessi e trasgressione. Un artista e un esperto di psicologia esplorano le nuove forme della socialità giovanile, dai modi di concepire festa e divertimento ai grandi riti di massa, indagando il ruolo svolto dai social network nel creare flussi di identificazione. Che cosa cercano i ragazzi, e che cosa trovano? Quando il desiderio del piacere produce comportamenti tossici? Un percorso nel mondo delle arti e dello spettacolo, lungo il sottile crinale che separa la dipendenza dalla gioia di condividere con gli altri le nostre emozioni.

Dipingere l’invisibile

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 29/03/2019, ore 18:00
  • Circolo dei Lettori Sala Grande
  • Marina Paglieri

Quando un pittore dipinge un pittore che sta dipingendo, vuole rappresentare l’invisibile, eÌ€ come se uscisse dal quadro e parlasse con noi che guardiamo la sua opera; si sdoppia: eÌ€ il creatore e la creatura. EÌ€ il meccanismo che Balzac indaga ne Il capolavoro sconosciuto. Un percorso dal VelaÌsquez delle Meninas al Quadrato nero di MaleviÄ (dal visibile all’invisibile, dalla luce all’ombra), passando per Vermeer, Courbet, Picasso. L’arte, insomma, eÌ€ anche – e in via non secondaria – uno strumento di conoscenza e di comunicazione.

Disinformazione

Dialoghi - Edizione 2019

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  • 31/03/2019, ore 11:00
  • Teatro Carignano
  • Carlo Freccero, Serena Danna, Walter Quattrociocchi

La rete ha posto l’informazione di fronte a un paradosso: è possibile accedere a notizie con una velocità e in quantità mai sperimentate in passato, restando disinformati. La mediazione dei professionisti è saltata e il rapporto fra business e informazione assume proporzioni del tutto inedite. L’assenza di filtri lascia chi non possiede strumenti critici alla mercé di false notizie e di una comunicazione sempre più polarizzata, divisa in recinti identitari, refrattari al confronto. Le opinioni si cristallizzano in bolle impermeabili al dubbio. Resta spazio per un dibattito pubblico inteso come confronto fra idee diverse?

Distanza di sicurezza

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 31/03/2019, ore 18:00
  • Accademia delle Scienze
  • Elisabetta Galeotti, Valeria Ottonelli

Quando con i nostri atteggiamenti umiliamo l’altro, mortificandolo o avvilendolo, veniamo meno al dovere di rispettarci e neghiamo così il principio di eguaglianza morale degli esseri umani, che sta alla base della democrazia. Ma come esprimere rispetto: con un riguardo attivo verso l’identità degli altri, oppure mantenendo una distanza di sicurezza che eviti all’altro il dovere di esporsi? Vicinanza o distanza, empatia o opacità?

Disuguaglianze globali e distribuzione del reddito (Ita)

Discorsi della Biennale - Edizione 2019

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  • 30/03/2019, ore 11:30
  • Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo
  • Branko MilanovicÌ, Giovanna Paladino

A partire dal 1988, la globalizzazione ha generato la più massiccia redistribuzione di ricchezza dai tempi della rivoluzione industriale. Le economie asiatiche emergenti sono tra quelle che hanno maggiormente beneficiato delle trasformazioni in atto. I perdenti sono da ricercare nelle classi medie dei Paesi appartenenti all’Ocse. Indiscusso vincitore in termini globali è l’1% più ricco della popolazione. Quali ricadute ha l’eclissi della classe media sulla sostenibilità del capitalismo democratico? Come evitare che i timori per la crescente disuguaglianza interna si trasformino in populismo e xenofobia? Come contrastare lo strapotere dell’1%?